COVID-19: l’impatto sulla nostra vita quotidiana

In questi giorni il Governo ci sta chiedendo di non uscire di casa. Sì, esatto, zero movimenti. Sì, esatto, tutti rinchiusi. Abbiamo il permesso di uscire solo se dobbiamo fare la spesa (si intende per il cibo, mica shopping qualunque). Solo se abbiamo esigenze lavorative (irrevocabili, ovvio). Solo se assistiamo i cari anziani non autosufficienti (indossando maschere, la protezione prima di tutto!). Solo se… basta. Sul Lago di Como così come in tutta Italia si resta a casa. Fino al 3 maggio. 

Allora ne approfittiamo per raccontarvi i nostri giorni casalinghi, e perché no, darvi qualche spunto da far fruttare in una giornata di pioggia quando sarete a casa annoiati!

E chi avrebbe mai pensato che la vita a casa potesse essere così movimentata e ricca di aneddoti da condividere con i nostri lettori?? 

Se ne vedono di tutti i colori…

C’è chi si ritrova a gestire chiamate di lavoro su Skype con due adolescenti pressoché ingestibili che si agitano sullo sfondo tra lezioni di scuola virtuale (i computer in casa non sono mai abbastanza) e TikTok. Per non parlare degli amici a quattro zampe che decidono di fare i protagonisti sempre al momento giusto e mettono in scena una bisticciata che il-detto-ci-fa-un-baffo proprio mentre apri lo schermo intero con il tuo manager.

C’è chi è momentaneamente da sola a gestire due bambine di 5 e 9 anni e spera che l’entusiasmo per tempere e pastelli duri almeno finchè finiscono i colori. Intanto il marito che viaggia spesso per lavoro si trova in autoisolamento a Londra, dove chissà se stanno davvero prendendo sul serio la situazione. 

C’è chi vive all’inizio della via, e alla fine ci sono i genitori anziani. Ma non può andare a trovarli quindi si limita a far loro la spesa e lasciarla fuori dalla porta, magari aspettare che escano per farsi giusto un cenno di saluto. 

C’è chi da Como usa Skype all’impazzata per aggiornare e per fare due chiacchiere con i genitori che stanno a Bergamo e il fratello che vive a Londra. Con la sola differenza che Bergamo si trova in Italia!

C’è chi convive. Lui lavora nel Digital Marketing, abituato a stare davanti al computer, quindi ancora nessun segno di impazienza dentro le quattro mura di casa. Per lei è un po’ differente, alla ricerca continua di movimento o di staccarsi dallo schermo, finisce per pulire casa ogni due per tre, anche gli angoli di cui non aveva nemmeno notato l’esistenza! Per non parlare delle pianticelle tutte rinsecchite che si trovano in balia di cure eccessive e decisamente troppa acqua. 

C’è chi è assalito da amici, parenti e vicini di casa che “oh mio Dio dobbiamo farci rimborsare i voli per Istanbul, Madrid, Praga, ma non parliamo l’inglese, chiami il centro clienti per noi??”. E lui che si offre di pagare le salate tariffe internazionali per evitare di uscire di casa e il contatto con altra gente che a quel punto sarebbe inevitabile.

C’è chi è più introverso e ha iniziato a mettere per iscritto i suoi pensieri, riordinando le idee, esprimendo le proprie emozioni e sentimenti di questi giorni. 

C’è chi si improvvisa artista con i barattoli di vetro perché nel panico iniziale aveva assalito il centro commerciale comprandosi decine di bottiglie di passata di pomodoro. Potrebbe anche scrivere un blog al riguardo – “50 modi per riciclare sprechi causati da attacchi di panico”. Potrebbe anche dar sfogo alla propria creatività costruendo, creando e decorando con la carta, liberando l’immaginazione fai-da-te. Però no, con la carta igienica non si può fare molto….

Insomma, chi più ne ha, più ne metta. In attesa di nuove direttive la nostra situazione e la nostra quotidianità sono queste. 

E voi? Come state vivendo questi giorni? Condividete con noi pensieri, foto, commenti, ci trovate sui Social!

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